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TERRITORIO
VENEZIA E ISOLE
Una cosa molto curiosa che ho scoperto durante la nostra gita nella laguna di Venezia è quanto sia facile identificare le isole più famose da lontano, anche per l’occhio più inesperto. Se Burano e Torcello sono facilmente riconoscibili per i loro campanili – il primo notoriamente storto, il secondo dalla caratteristica forma squadrata – il perimetro dell’isola di San Francesco del Deserto è interamente costellato di cipressi molto alti, e questo la rende facilmente distinguibile da Sant’Erasmo e Burano, tra cui è situata.
Sembra quasi che ogni isola della Laguna abbia una propria personalità, un suo tratto distintivo che la rende unica al mondo. Quello che ho pensato di San Francesco Del Deserto, appena ci ho messo piede, è stato sicuramente: “che pace!”. Solo il cinguettio degli uccelli e lo scrosciare delle onde interrompono il silenzio ristoratore che avvolge questo luogo, sede del convento dei frati Francescani Minori. L’isola fu, infatti, donata dalla ricca famiglia Michiel alla congregazione nel lontano 1233, dopo che San Francesco d’Assisi vi approdò di persona nel 1220, di ritorno da Gerusalemme.
Ma se è chiaro perché l’isola si chiami “San Francesco”, da dove viene il “Deserto” che figura nel nome? Nel ‘400 i frati furono costretti ad abbandonare il convento a causa delle condizioni insalubri, dovute al rischio della malaria di questa zona della Laguna. Tuttavia, la lontananza durò solo alcuni decenni e San Francesco “del Deserto” tornò presto a essere abitata dai frati, che per secoli l’hanno resa, e la rendono tuttora, un luogo di preghiera e di meditazione.
Oggi è possibile visitare l’isola con la guida di un Francescano, o trascorrervi qualche giorno in occasione dell’accoglienza dei pellegrini. Vivere con i frati è sicuramente un’occasione di crescita spirituale, ma è anche un’esperienza significativa per chi non è religioso. Si può osservare da vicino la vita del convento, che si articola tra momenti di preghiera e lavoro negli splendidi giardini dell’isola, e, al contempo, si apprezza lo strettissimo legame con il creato e con il mondo naturale che San Francesco, in prima persona, professava. È sicuramente il luogo ideale per chi sente il bisogno di fuggire, anche solo per qualche giorno, dalla frenesia della società contemporanea, per poter rallentare i propri ritmi e sperimentare uno stile di vita più semplice, che lascia molto spazio all’introspezione e al rapporto con la natura.
Durante la nostra visita siamo venute a conoscenza anche di un aneddoto molto recente che ci ha fatto sorridere, e che scardina lo stereotipo secondo il quale i frati siano infinitamente pazienti e inclini a sopportare qualunque cosa di buon grado. Un vecchio frate del convento scoprì un gruppo di ragazzi che era approdato con la barca sulle rive di San Francesco del Deserto. La combriccola aveva portato delle casse, e stava disturbando la quiete dell’isola ascoltando musica ad alto volume. Il frate chiese cortesemente ai ragazzi non di andarsene, ma solo di abbassare un po’ la musica, per non disturbare il silenzio del convento. Fu ignorato la prima volta. Con molta gentilezza lo chiese di nuovo e, per tutta risposta, i ragazzi alzarono il volume. Lo chiese una terza volta e i ragazzi gli risero in faccia. Alla quarta il frate prese la pompa dell’acqua e fece una bella doccia ai ragazzi e ai loro apparecchi elettronici. Da questo episodio i frati ci assicurano di non aver più subito alcun tipo di intrusione irrispettosa, e la pace di San Francesco del Deserto resta indisturbata!
Il fascino di questo luogo non è legato solo all’antichissimo convento e alla bellezza della sua natura, ma anche alla possibilità di entrare in relazione con una filosofia di vita antica, interessante e sicuramente da rispettare. Se siete curiosi di conoscere la vita dei Frati Minori, potete visitare l’isola dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17. Per chi invece fosse interessato a trascorrere un periodo di permanenza nell’isola, basta mettersi in contatto con i frati, anche tramite il loro sito.