CAVALLINO TREPORTI
TERRITORIO
Cavallino Treporti non è solo mare. Chi c’è stato almeno una volta avrà sicuramente notato delle strane costruzioni in cemento armato che costeggiano il litorale. Sono le batterie costiere e le torri telemetriche, degli edifici e opere fortificate di natura militare che servivano, fin dai primi decenni del ‘900, a difendere Venezia dai possibili attacchi militari in arrivo dal mare.
Andando in bici o passeggiando per la penisola di Cavallino si possono vedere questi lasciti del passato che testimoniano come questo territorio fosse strategico durante la Prima Guerra Mondiale. In particolare, le batterie custodivano le artiglierie di grosso calibro in grado di distruggere la flotta della marina Austro-ungarica prima che le imbarcazioni arrivassero sotto costa. Le torri telemetriche, invece, sono degli edifici alti che venivano utilizzati come punti di osservazione sul mare. Costruiti in posizione arretrata rispetto alle batterie venivano facilmente mimetizzate dalla vegetazione e dalle altre costruzioni civili.
Ad aver catturato la nostra attenzione sono state le batterie costiere. Ogni giorno ne vediamo almeno due su quattro: la Vettor Pisani, situata giusto all’ingresso della strada che conduce al Camping Village Dei Fiori, e la San Marco, che si trova all’interno del Camping Village Mediterraneo. Ce ne sono altre due, la batteria Radaelli a Ca’ Savio e l’Amalfi a Punta Sabbioni.
La batteria Vettor Pisani è stata costruita tra il 1909 e il 1912 e, insieme alla batteria Amalfi del 1917, è uno dei primi fabbricati militari italiani ad essere realizzata completamente in cemento armato. Entrambe sono attualmente in fase di restauro dal 24 maggio 2016, giorno della cerimonia di inaugurazione del progetto.
Sempre tra il 1909 e il 1912 venne realizzata la batteria San Marco, dedicata al santo protettore di Venezia. Si trova all’interno del Camping Village Mediterraneo e parte dei suoi interni è visitabile in quanto sono stati riutilizzati per ospitare il Supermercato e il locale Taitoo. Il giardino adiacente, chiamato “Parco della Memoria”, ospita una mostra permanente con informazioni e foto storiche scattate durante la prima e la seconda guerra mondiale.
La batteria Radaelli è posta sul lato più orientale di Cavallino e fu fondamentale durante l’offensiva austroungarica dopo la sconfitta italiana a Caporetto lungo la linea del Piave. Solo nell’estate del 1918 sparò oltre 250 colpi verso la terraferma.
Le batterie, insieme alle torri per l’aggiustamento dei cannoni, i forti e le caserme sono visibili dall’esterno. È anche disponibile un ‘percorso dei forti‘ da fare in bici, su strada asfaltata lungo 18 km.
Che dite, andiamo allo scoperta di questo museo en plein air di Cavallino?
miriam says:
Sono stata molto contenta di aver scoperto x mezzo della bicicletta un pezzo di storia importante del nostro tempo grazie alla collaborazione e sensibilità vostra .Avete dato alla luce un sito molto importante nella storia di venezia e naturalmente dell’italia visto che Cavallino e tutto il litorale fa parte del veneto regione italiana.Complimenti a tutti voi che vi prodigate a far questo con costi che nemmeno nopi sappiamo dandoci la possibilità di conoscere e magari raccontare ad altre persone come ho già fatto personalmente .Confesso sono amante della natura e tutto quello che la circonda quindi potete immaginare la scoperta che ho fatto ;mi ha laciato stupefatta grazie ancora x aver tramite voi aver visto un pezzo del mio territorio sconosciuto e nascosto.desiderei un vostro commento distini a tutti voi dello staff. miriam