TASTE IT!
Siamo sicuri ci troverete tutti d’accordo nell’affermare che sulle tavole dei ristoranti dei Camping Village Dei Fiori e Mediterraneo vengono proposti dei piatti squisiti. Alcuni, però, non sanno che la maggior parte degli ingredienti utilizzati proviene proprio da questo territorio.
Non è una questione di moda, il rinomato Km 0 è realtà a Cavallino-Treporti. Lambito da un lato da mare e dall’altro dalla Laguna di Venezia, questa penisola è un ricco e variegato ecosistema in termini di biodiversità e, per questo, molto delicato.
Fortunatamente, nel corso degli anni, l’intervento dell’uomo sulla natura di Cavallino è sempre stato rispettoso e continua ad esserlo. Grazie a ciò oggi possiamo gustare sulle tavole dei ristornanti le prelibatezze del mare, della laguna e della terra.
È per scoprire e dimostrarvi da quanto vicino vengano le pietanza che, noi di SeaTales, per un giorno, siamo diventati dei pescatori e ci siamo spinti al largo per raccogliere le canocchie che avremmo mangiato in seguito.
O meglio, io, Cesare, ci sono andato.
Per l’occasione mi sono svegliato alle 4 di mattina e, videocamera in mano, sono andato a pesca a qualche chilometro al largo della costa. Un pescatore del luogo mi ha permesso di accompagnarlo sul suo peschereccio e, mentre il cielo veniva rischiarato da un’alba spettacolare, mi ha spiegato il suo lavoro.
Le canocchie, chiamate canocce in Veneto, sono dei crostacei lunghi circa 20 cm. Per pescarle si buttano in mare delle piccole gabbie chiamate nasse legate a una corda, le cui estremità sono collegate una a un peso e l’altra a un galleggiante. All’interno delle nasse ci sono delle esche. La canocchia, attirata dal cibo, entra nella nassa, ma non riesce ad uscire. A tempo debito si tirano su le gabbiette, si prelevano le canocchie catturate e si ributtano le nasse in mare con delle nuove esche.
Il Ristorante poi si è reso disponibile a cucinare i crostacei e a mostrarci la loro preparazione!
Per un antipasto, la preparazione è la seguente: si cuociono le canocchie in un forno a vapore, si puliscono togliendo zampe, coda e parte del guscio e si dispongono sul piatto condite con sale, pepe, olio e prezzemolo a gradimento. Semplice, ma gustoso! Per un primo invece si possono cuocere in una salsa di pomodoro e condire un bel piatto di spaghetti. Sia io che il resto del team di SeaTales l’abbiamo testato e letteralmente divorato!
Che dire, niente dà più soddisfazione di mangiare ciò che si è pescato… anche se, nel mio caso, il lavoro è stato solo riprendere la pesca.
Dite che vale lo stesso?